Occhiali da film – Lo stile pulp di Tim Roth ne “Le Iene”

Se c’è una cosa che Quentin Tarantino sa fare meglio di chiunque altro, è trasformare un film in un’icona di stile, e “Le Iene” (o Reservoir Dogs, per chi ama il titolo originale) non fa eccezione. Uscito nel 1992, questo capolavoro pulp ha riportato in auge un genere fatto di violenza, dialoghi taglienti e un’estetica che ti colpisce dritto in faccia come un pugno. E in mezzo a tutto questo caos di gangster, sangue e tradimenti, c’è lui: Tim Roth, alias Mr. Orange, con i suoi occhiali Ray-Ban Clubmaster dal fascino misterioso.

“Le Iene”: una rapina, un traditore e un paio di occhiali di tendenza

Per chi non avesse mai visto Le Iene, facciamo un veloce ripasso: il film racconta di una rapina che va a rotoli in modo spettacolare. Un gruppo di gangster, ognuno con un nome in codice ispirato a un colore (Mr. White, Mr. Pink, Mr. Blonde, e così via), si ritrova in un magazzino a cercare di capire chi ha fatto la spia. Spoiler: il nostro Mr. Orange, interpretato da un Tim Roth in stato di grazia, non è proprio chi dice di essere. Tra sparatorie, sangue a litri e dialoghi che sono ormai storia del cinema, c’è un dettaglio che non passa inosservato: il look dei protagonisti. Tutti sfoggiano abiti neri e occhiali da sole Ray-Ban, un omaggio agli anni ‘50 che dà al film un’atmosfera unica. Ma gli occhiali di Tim Roth? Quelli sono un capitolo a parte.

Gli occhiali di Tim Roth ne “Le Iene”: i Ray-Ban Clubmaster RB3016

Parliamo chiaro: gli occhiali di Tim Roth in Le Iene non sono un semplice accessorio, sono un simbolo. Il modello in questione è il Ray-Ban Clubmaster Classic RB3016, un pezzo che urla stile da ogni angolazione. Con la loro montatura nera o marrone (Tim Roth opta per il nero, ovviamente, per tenere alta la tensione) e le lenti in cristallo verde, i Clubmaster sono un mix di eleganza rétro e carattere moderno. La parte superiore della montatura, più marcata, dà un’intensità pazzesca allo sguardo, mentre le linee più morbide nella parte inferiore li rendono versatili e mai troppo aggressivi. Insomma, sono gli occhiali perfetti per un poliziotto infiltrato che deve passare per un criminale senza scrupoli.

Perché i Ray-Ban Clubmaster sono un’icona dagli anni ‘50 a oggi

I Ray-Ban Clubmaster non sono nati ieri. La loro storia risale agli anni ‘50, quando hanno iniziato a spopolare tra intellettuali, musicisti e chiunque volesse distinguersi senza strafare. Pensate a personaggi come Malcolm X: gente con qualcosa da dire e lo stile per farlo. Nel film Le Iene, Tarantino li sceglie per Tim Roth quasi a voler suggerire che Mr. Orange ha un lato nascosto, una profondità che va oltre la sua facciata da duro. E non è un caso: i Clubmaster hanno quella vibe che ti fa sembrare interessante anche se stai solo bevendo un caffè al bar. Disponibili in due varianti principali, nero con lente verde (codice W0365) e havana con lente verde (W0366), sono un modello che non passa mai di moda. La montatura in plastica e metallo dà un tocco di solidità, mentre le lenti in cristallo verde classico offrono una visione nitida e una protezione UV che non scherza.

Da “Le Iene” alla tua collezione: perché scegliere i Ray-Ban Clubmaster

Se Le Iene ti ha fatto venir voglia di un paio di occhiali alla moda, i Ray-Ban Clubmaster sono una scelta che non delude. Non è solo una questione di estetica: questi occhiali hanno una storia, un’anima. Sono stati indossati da icone culturali e hanno attraversato decenni senza perdere un briciolo di fascino. E poi, diciamocelo, c’è qualcosa di incredibilmente figo nel sapere che stai sfoggiando lo stesso modello di Tim Roth in uno dei film più cult di sempre.

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